Isolani
La ricetta della Sportella e del Ceremito
Le schiacce briache hanno riscosso molto successo tra i golosi, come negargli il premio per il dolce più importante e forse anche il più buono dell’isola d’Elba?
Oggi, però, continuiamo la nostra rubrica culinaria con un’altra ricetta di un dolce tipico per Pasqua dell’isola d'Elba: la famosa sportella e il meno conosciuto ceremito, che vogliamo riportare alla luce, come fedele compagno della sportella stessa.
Pasqua si avvicina e nel versante orientale, nel quale sono radicata, basta aprire una finestra di casa per sentire il profumo delle sportelle appena sfornate.
La tradizione narra che sportella e ceremito, venivano donati come dichiarazione d’amore.
Il ragazzo regalava, per la Domenica delle Palme, il ceremito, in un cesto ornato di fiori, alla ragazza di cui era infatuato. La ragazza, a sua volta, se contraccambiava l’interesse, per la Domenica di Pasqua, faceva benedire e infiocchettare la sportella per regalarla a sua volta al ragazzo.. In alternativa, gli spettava una “scarica di legnate”!
Esistono molte ricette per la realizzazione della sportella e del ceremito. Probabilmente una diversa per ogni famiglia, che negli anni l’ha adattata ai propri gusti.
La ricetta della mia famiglia, modificata nel tempo, è molto semplice, gli ingredienti sono pochi e semplici da trovare. Il ceremito avrebbe una preparazione e ingredienti un po' diversi, ma per semplificare, ho utilizzato la stessa ricetta della sportella.
- 500 g di zucchero
- 5 uova
- 200 g di burro
- 2 bustine di lievito per dolci
- 3 cucchiai di olio
- 1 bicchiere di latte
- Farina q.b
- Scorza di limone grattugiato
- Chicchi di zucchero colorati
Prendiamo una ciotola bella grande e iniziamo il procedimento mettendo le uova e lo zucchero e con una frusta iniziare a sbattere il composto (non ho voluto usare quelle elettriche, per cercare di avere il risultato più simile possibile a quello delle mie nonne, che mettevano nel dolce tutta la loro forza e passione).
Dopodiché ho aggiunto il burro fuso a temperatura ambiente, l’olio, il latte e la scorza di limone e ho continuato a mescolare il tutto con la frusta.
A poco a poco aggiungere la farina e il lievito setacciati. Purtroppo nella ricetta non è specificata la quantità della farina, che è fondamentale, e anche io, che era la prima volta che mi immedesimavo in questo procedimento, mi sono trovata un po' spiazzata.
Nonostante le chiamate a mia nonna e mia mamma, chiedendo aiuto sulla quantità della farina, mi hanno risposto con il classico: “Vedi te, fai a occhio”.
Quindi vi posso solo dire, che di farina ce ne vuole abbastanza! Il composto deve venire bello omogeneo e liscio, come quello della frolla. Occhio a non esagerare, altrimenti il risultato sarà un po' duro.
Una volta pronto, prendere dei piccoli pezzi di impasto e iniziare ad arrotolarli con le dita, formando un cilindro di circa 40/50 centimetri.
Per le sportelle è necessario sovrapporre i lembi quasi a formare un fiocco.
Mentre per il ceremito prendere le estremità del cilindro, e dopo averle allineate, avvolgerle su se stesse due o tre volte, avendo cura di lasciare sulla cima un grosso occhiello.
Una volta pronte tutte le forme, spennellare la superficie con il rosso d’uovo e arricchire le sportelle con i chicchi di zucchero colorati.
Infornare a 180° con forno statico e lasciar cuocere per circa 15/20 minuti.
La casa si inonderà di un profumo inebriante.. Basterà lasciare aperta la finestra di casa, per far venire l’acquolina in bocca anche ai vicini.
Con sportelle e ceremito, vi mandiamo i nostri più sinceri auguri di una felice Pasqua, che ognuno di noi passerà a casa, chi con la famiglia o chi da solo, ma con questo piccolo articolo speriamo di farvi compagnia e di tenervi occupati con la preparazione di un dolce che unisce, seppur virtualmente!