La Toscana è spesso sinonimo di buon vino, l’Elba naturalmente contribuisce a tenere alta questa nomea. Sono diversi infatti i vini a Denominazione di Origine Controllata del territorio.

I vini dell'Elba sono nati per accompagnare i piatti locali come lo stoccafisso alla riese, gurguglione e sburrita di baccalà; ma anche di cacciagione e verdure fanno parte ormai della cultura culinaria dell’isola.

Pochi, ma buoni. Vediamoli tutti come descritti da infoelba.it:

Elba Bianco DOC

Come si ricava: da uve Trebbiano toscano per almeno il 50%, Ansonica e Vermentino, da soli o congiuntamente fino ad un massimo del 50%. Altre a bacca bianca fino ad un massimo del 20%. Il vino ha un colore paglierino o paglierino scarico, odore vinoso con profumo delicato.

Si mangia con: antipasti e primi piatti di pesce con salse bianche, pesci al vapore.
Si serve a: 8-10°.

Elba Rosso DOC

Come si ricava: da uve Sangiovese per almeno il 60% altre uve autorizzate per un massimo del 40% se rosse e 10% se bianche. Il vino ha colore rosso rubino, odore vinoso e fruttato, sapore asciutto, di corpo.
Si mangia con: primi piatti con salse rosse, zuppe di pesce, carni alla brace.
Cugino del bianco naturalmente, fanno una coppia adatta a tutti i tipi di cucina. 

Elba Aleatico DOCG

Tra i vini dell'Elba è forse quello più famoso.
Come si ricava: dalle uve aleatico 100% particolarmente selezionate e sottoposte ad appassimento all'aria. Ha colore rubino intenso e cupo, odore intenso di confetture di frutta rossa, sapore dall'amabile al dolce, ricco di corpo, sapido e armonico.

Si mangia con: la "schiaccia briaca", il dolce tipico elbano, un dolce secco a base di frutta secca, nel cui composto c'è anche l'aleatico. È ottimale anche con crostate di frutta e preparazioni a base di crema e frutti di bosco.

Dove comprare una bottiglia dei vini dell'Elba? Ecco la mappa dei produttori


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